
Messina Film Festival 1998
5/12 dicembre 1998
La terza edizione del Festival consolida il suo format e presenta accanto al tradizionale concorso lungometraggi, alcune importanti sezioni ed appuntamenti di prestigio nazionale internazionale.
La direzione artistica è sempre affidata a Francesco Calogero che seleziona otto film da mettere in competizione. La giuria è prestigiosa e costituita da Umberto Contarello, Luigi Faccini, Donatella Maiorca, Roberto Meddi e Alessandro Rais. Il film vincitore è Ospiti di Matteo Garrone che dopo la vittoria a Messina comincia ad inanellare successi sempre più importanti. Altro concorso è riservato alla sezione Messin/Scena. Quindici opere tra cui prevale Tre case di Nicola Calì. La retrospettiva invece è dedicata a Stefania Sandrelli di cui vengono presentati undici film e un volume monografico curato da Ezio Alberione, Gianni Canova e Francesco Miuccio. L’attrice sul palco del Teatro Vittorio Emanuele incontra il pubblico del Festival che le regala un’indimenticabile standing ovation. Sullo stesso palco nei giorni successivi saranno vissuti due momenti di grande emozione. Michael Nyman, lo straordinario compositore e musicista inglese, accompagna dal vivo al pianoforte il film Maddalena Ferat di Febo Mari. Un’altra esclusiva mondiale del Festival che lega grandi compositori contemporanei ai film del regista Febo Mari (Alfredo Rodriguez, nato a Messina). Ancora una straordinaria interprete del muto, Francesca Bertini. Al regista viene dedicato anche un corposo volume curato da Nino Genovese in cui viene per la prima volta viene raccontato Febo Mari con una intervista originale alla figlia del regista. Un ricco materiale iconografico accompagna il volume, rimasto ancora oggi l’unico dedicato a Febo Mari.
Ma a emozionare intensamente il pubblico è Franco Battiato che ha musicato dal vivo quindici minuti di immagini sconvolgenti del terremoto di Messina. Un’antologia visiva accompagnata dalla musica e dai suoni inventati da Battiato con l’accompagnamento della voce di Manlio Sgalambro e alle tastiere Angelo Privitera. Uno dei momenti più intensi ed emozionanti della storia del Festival. Rivivere sullo schermo le straordinarie e dolorose immagini della catastrofe del terremoto del 1908 con una musica che ha trafitto l’anima degli spettatori presenti. Un bellissimo articolo di Gianni Canova sulla rivista cinematografica Duel intitolato Partitura audiovisiva per un paesaggio di macerie suggellerà quella straordinaria ed irripetibile serata.
Il poster è ancora una volta realizzato da Gabriella Davì.