img

Quam mirabilis 1994

Alberto Rondalli

Regia, sceneggiatura e fotografia: Alberto Rondalli
Montaggio: Giulia Ciniselli, Alberto Rondalli
Musica: Hildegard von Bingen, Catherine Schroeder
Suono: Paolo Centoni
Interpreti: Giada Balestrini (Anna), Valeria Bugatto (Suor Nathalie), Rocio Cuadrelli (Anna bambina), Barbara Santoni (la madre), Maite Lozano, Georgette Cavestri, Laura Castelli (suore), Elisabetta Faleni (superiora)
Anna Sivelli (suor Amalia), Alberto Borgetto (il sacerdote)
Produttore: Alberto Rondalli
Produzione: Ipotesi Cinema, Metropolis Teatro e Altro
Origine: Italia, 1994, b/n, 62'

Anna entra giovanissima in convento. Dopo i primi tempi, in cui la novizia si muove con l'entusiasmo e la sicurezza dei neofiti, il dolore comincia ad
insinuarsi nella sua vita quotidiana, fino a quando il suicidio di una suora determina il suo allontanamento definitivo da Dio. L'arrivo di una giovane suora nel convento sconvolge la vita di Anna. Senza rendersene conto, le due sorelle si innamorano e vivono con inconsapevolezza il loro amore platonico. Questo non sfugge alla madre superiora, la quale interviene per allontanare la nuova venuta. Le due suore fuggono dal convento,
ma vengono presto raggiunte dalla stessa superiora e da un sacerdote…

Mi è stata subito chiara la percezione che l'ambiente chiuso di un convento costituiva una perfetta metafora del mondo. Un mondo in cui
gioia e dolore, vita e morte coabitavano inseparabili. E l'amore, atteso, travolgente e riscattatore, che si accompagna al presentimento
della sua fine. Ho voluto raccontare una storia, una vita che, incomprensibilmente, sento che mi riguarda molto da vicino. I canti sono utilizzati in ragione di una scelta stilistica coerente con l'impostazione generale del film. La voce pura registrata senza accompagnamento o riverberi, la struttura rigida delle Laudi concorrono a creare la
tensione formale dell'opera. La melodia ed infine il significato dei canti realizzano un contrappunto alle immagini, che può assumere infinite

sfaccettature a seconda dell'angolo di visuale con quale si guardo il film, laico o religioso. Le prime parole del primo canto (che danno anche il titolo al film) significano: "O meravigliosa prescienza del cuore divino che conosceva da prima ogni creatura".

ALBERTO RONDALLI
Nato a Lecco il 7 maggio 1960, frequenta Ipotesi Cinema a partire dal 1990, realizzando in video Tre tocchi, tre volte (1990), Il nome di un fiore (1991), Le nuvole (1992). È autore anche di numerose regie teatrali: Sceriffo 2, di Renzo Casali (1990), Tango notte di Harold Pinter (1991), L'amante di Harold Pinter (1992), Nathalie di Alberto Rondalli (1992), Saraievo, Saraievo (1993) di autori vari. Quam mirabilis è il suo primo lungometraggio.