img

Due volte nella vita 1998

Emanuela Giordano

Notte di tempesta. I sotterranei di un'orrida morgue. Un limbo di anime perse. Quattro creature, poco propense ad abbandonare i loro corpi, si risvegliano in pessime condizioni. Modesto, mago dalle scarse fortune, ha il cranio scoperchiato e pensa di trovarsi in ospedale; Marlon, ladro di borgata, ha quattro grossi fori che gli bucano il petto ed è convinto di essere in galera; l'i ntellettuale Adolfo ha un colorito da crisi epatica. Solo Nina, ragazza di vita che parla la lingua arcaica del suo sconosciutissimo paese, ha qualche lampo di memoria: un orecchio strappato con un morso al suo persecutore. La coabitazione è difficile, quasi impossibile, regnano anarchia, confusione e dubbio: sono vivi o sono morti? Adolfo intuisce che la curiosa circostanza che li accomuna è proprio la morte. L'arrivo di Pipistrello, aiuto portantina dell'obitorio che arrotonda lo stipendio cavando denti d'oro ai cadaveri, aggrava la già tesa situazione. Colta in flagranza di reato, Pipistrello scopre di essere morta anche lei, punita da un'organizzazione che ricicla le salme mai reclamate per farne polpette e hotdogs. Il progetto di evasione coalizza lo scalcinato gruppetto. Ma quando il sogno è sul punto di avverarsi, qualcosa va storto. La fine sembra certa. Quando ...

Ho affrontato quest'avventura mischiando sacro e profano, risata e nostalgia, commedia all'italiana e atmosfere visionarie, colore e bianco e nero, un bianco e nero studiato, amato e voluto per coerenza di racconto e per antica passione. Spero che in questa apparente anarchia di segni si riconosca il filo coerente di un'idea, di un gioco ingenuo e visionario costruito soprattutto sulla ricchezza di una interpretazione corale, affiatata e divertita dei cinque attori protagonisti.

Regia Emanuela Giordano
Soggetto dal testo teatrale Una volta nella vita di Nanni Salazar
Sceneggiatura Nanni Salazar, Emanuela Giordano
Fotografia Italo Pesce Delfino
Montaggio Luca Benedetti
Musica Tommaso Vittorini
Suono Alex Cattaneo
Scenografia Giancarlo Aymerich
Costumi Tina Beth Sondergaad
Interpreti Dodi Conti (Pipistrello), Lorenza Indovina (Nina), Antonio Manzini (Marlon), Neri Marcorè (Modesto), Paolo Serra (Adolfo), Giovanni Esposito (Gennaro), Orsetta De Rossi (moglie di Adolfo), Irene Di Dio (madre di Nina), Francesca Marchese (Nina bambina), Valerio Cipollone (Marlon bambino), Roberto Carabetto (Brunetto bambino), Marco Menta (Adolfo bambino), Simone Tesoro (fratello di Adolfo)
Produttore Maurizio Tini
Produzione Sidecar Films & TV
Origine Italia, 1998, B/n e Colore, DigitaL beta, Super 16 mm., Riv. in 35 mm., 80'

Emanuela Giordano
Nata a Roma, frequenta il triennio all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica e si laurea in Lettere. Segue il Corso di drammaturgia diretto da Eduardo De Filippo e i corsi di sceneggiatura di Bob McKee e Luigi Forlai. Attrice teatrale, da tempo si dedica alla regia e alla scrittura radiofonica, televisiva, teatrale e cinematografica. E' autrice di commedie teatrali, tra le quali Madri e figli, Breve è la notte, Giglio e le altre. Realizza la rassegna Grazie dei fiori, con la partecipazione di centinaia di attori, poeti, musicisti, danzatori. Cura la regia degli ultimi suoi lavori teatrali e quella di altri autori contemporanei, tra cui Una volta nella vita di Nanni Salazar, da cui è tratto il soggetto del film Due volte nella vita. Per il cinema, scrive e dirige il cortometraggio Appunti di questi giorni 1943-1944, premiato al Sacher Festival di Roma e al Cinema per la Resistenza di Torino. Visioni d'orizzonte è il suo secondo cortometraggio; in fase di realizzazione è un terzo cortometraggio, Quartieri sotto la luna, sull'esperienza realizzata in tre anni per l'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma. Due volte nella vita è il suo esordio nel lungometraggio.