Te(r)remotum 1998

Franco Jannuzzi

Una donna, un uomo e una pistola. Una vicinanza che diventa lontananza. Un Te remotum che si trasforma in Terremotum, un impeto di liberazione da un ricordo, da una presenza- assenza o forze da una assenza presenza.

Regia Franco Jannuzzi
Sceneggiatura Franco Jannuzzi
Fotografia Luca Coassin
Montaggio Arturo Rosetta Ajello
Suono Antonino Midiri
Musica Harmonia, Frank Black, Antranik Askarian e Khatchadour Khatchaturian
Interpreti Annibale Pavone, Giovanna Miloro, Elshafie E.M. ldriss, Josette Clemenza, Francesca Silvestre, Fulvio Sperduto
Origine Italia, 1998 Colore, Betacam, 9'

Franco Jannuzzi
Nato a Trento nel 1960, vive a Messina, dove si laurea in Filosofia con una tesi su Linguaggio e metalinguaggio in Jean-Luc Godard. Frequenta a Roma il corso di sceneggiatura della Cooperativa Cinema Democratico con Ugo Pirro e Lucio Battistrada. Insegna filosofia nei licei e contemporaneamente realizza alcuni video autoprodotti, due dei quali, Le cose invisibili (1987) e Nessuno sguardo (1990) sono presentati al festival di Bellaria. Nel 1992, nell'ambito del Progetto giovani, gira un video per l'Istituto Magistrale Suardo di Bergamo. Dove non io (1996), suo primo cortometraggio in pellicola, è selezionato al Festival Internazionale Cinema Giovani di Torino; nel 1997 realizza Epoché e Time is on my Side. Da gennaio a luglio 1998, in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Messina, cura il programma televisivo Slang.