Il mnemonista 2000
Paolo RosaIl signor S., primo violino nell'orchestra di una grande città, ha uno strano problema: non riesce più a suonare una nota, il re diesis. Il professor L, noto psicologo a cui il musicista si rivolge, scopre che il signor S. è dotato da sempre di una memoria straordinaria. Ricorda infatti nei minimi particolari tutto ciò che vede, ascolta e legge. Ma una memoria così prodigiosa si trasforma in un incubo: tutto rulla nella sua testa, il magazzino di ricordi cresce a dismisura, ogni capacità attiva si blocca ed ogni tentativo di suonare il re diesis produce solo un suono lacerante. Il signor S., abbandonata l'orchestra, inizia ad esibirsi in spettacoli di mediocre qualità come fenomeno da baraccone...
Regia Paolo Rosa
Soggetto e sceneggiatura Lara Fremder, Paolo Rosa, Giuliano Corti, liberamente tratto da Un piccolo libro una grande memoria di Alexander R. Lurija
Scenografia Stefano Gargiulo, Esther Musatti
Costumi Bettina Pontiggia
Effetti speciali Stefano Roveda
Fotografia Fabio Cirifino
Montaggio Jacopo Quadri
Musica Luca Francesconi
Suono Claudio Morra
InterpretiSandro Lombardi (S.), Roberto Herlitzka (il professor L.), Sonia Bergamasco (Eva), Sergio Bini 'Bustric' (il presentatore), Cristina Proserpio (la stenografa), Pietro Lombardi (S.bambino), Ermanna Montanari (la mamma di S.), Angela Parmigiani (Josephine), Alberto Mancioppl (il medico dell'istituto), Francesco Cordella (il ricercatore), Donatella Batali (un'infermiera), Sonia Gessner (la signora elegante), Massimo Verdastro (un amico)
Produttori Daniele Maggioni, Gianfilippo Pedate
Produzione Studio Azzurro, Telepiù, Mikado Film
Distribuzione Mikado
Origine Italia, 2000, Colore, 82', 35mm
Paolo Rosi
Nato a Rimini nel 1949, Paolo Rosa compie i suoi studi all'Accademia di Brera e inizia una lunga militanza nelle arti visive, nel teatro e nella multimedialità. Fa parte del gruppo milanese Studio Azzurro, attivo da diversi anni nel campo delle arti grafiche, visive e dei sistemi interattivi e la cui ultima opera è la mostra monografica Ambienti sensibili, al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 1985 esordisce nel lungometraggio con L'osservatorio
nucleare del signor Nanof, misteriosa ricerca che ruota intorno all'indecifrabile poema di uno psicotico. Nel 1988 realizza La variabile Felsen, tratto da un racconto di Gianfranco Manfredi.