
Tosca (1908)
di Alfredo De Antoni con Francesca Bertini (10') con accompagnamento musicale dal vivoRegia: Tom Volf Montaggio: Janice Jones Interpreti: Maria Callas, Fanny Ardant, Joyce DiDonato, David Frost, Eduard R. Murrow, Elvira de Hidalgo, Rudolf Bing, Aristotele Onassis, Giovanni Battista Meneghini, Bernard Gavoty, Jacqueline Kennedy, Pier Paolo Pasolini, Omar Sharif, Barbara Walters Distribuzione: Lucy Red Genere: documentario Origine: Francia Anno: 2017 Durata: 113’ Uscito per la ricorrenza dei 40 anni dalla morte di Maria Callas, il film è un prezioso documento che racconta la cantante d'opera più famosa di tutti i tempi. Un documentario ricco di immagini inedite, fotografie, super8, registrazioni private, lettere e rari filmati d'archivio del dietro le quinte degli spettacoli. Il racconto di una vita memorabile ricostruito attraverso le parole della Callas e le storie intime dei protagonisti del suo tempo: Onassis, Marilyn Monroe, Alain Delon, Yves Saint-Laurent, J.F. Kennedy, Luchino Visconti, Winston Churchill, Grace Kelly, Liz Taylor e molti altri. La voce narrante nella versione italiana è di Anna Bonaiuto (in originale è di Fanny Ardant) che ci conduce alla scoperta di una vita dalle travolgenti passioni, fra amori sfortunati e tragici, in un connubio assoluto con il suo pubblico, iniezione di pura energia per l’artista. Alterne sono le sue fortune con la critica capace di furiose stroncature, insieme a elogi assoluti. Un momento particolarmente doloroso, ben narrato nel documentario, avviene nel 1958, al Teatro dell’Opera di Roma dove la cantante inaugura la stagione con la Norma di Bellini. Il pubblico è numeroso e autorevole, con dive del cinema come Anna Magnani e Gina Lollobrigida (che qualche anno prima aveva interpretato sullo schermo la famosa cantante d’opera Lina Cavalieri nel film La donna più bella del mondo di Robert Z. Leonard) e il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Dopo il primo atto, però, la Callas decide di lasciare il teatro per motivi di salute, per un calo di voce che non le avrebbe permesso di continuare lo spettacolo e di rendere onore alle personalità presenti in sala. Un incidente che crea scalpore, fischi, e una reazione di violenza inaudita da parte del pubblico e dei mezzi di comunicazione, che ferì brutalmente la cantante. Il documentario regala il ritratto di una doppia personalità, di quello sdoppiamento che caratterizza spesso i grandi artisti contemporanei, divisi fra la persona e la personalità pubblica, fra Maria e la Callas. Si nutrivano l’una con l’altra, con la ricerca di un equilibrio sempre più difficile con il passare degli anni fra la voglia di una vita semplice e il bisogno di fama universale. Da corpulenta giovane promessa a snella icona di un fascino non corrispondente ai canoni della bellezza tradizionale, la Callas visse un amore sfrenato e molto mediatizzato, quello per il miliardario Aristotele Onassis. Il regista lascia spazio a molte immagini e ancora più alle parole, mai banali e spesso profondamente tormentate, di una donna che si sentiva incompresa.