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Callas forever 2002

Franco Zeffirelli

Ultimo lungometraggio di Zeffirelli, non un classico biopic ma infarcito di licenze storiche e azzardati parti della fantasia della scrittura. Lo spunto è un episodio reale che vide il regista provare a convincere invano la Callas a tornare sulle scene con un film-opera sulla Tosca. Si raccontano gli ultimi mesi di vita della Divina, da luglio a settembre del 1977, reiventandoli in una luce affettuosa e con l’ambiziosa pretesa di distillarne - parole del regista - “la sua ricerca verso la perfezione e l'integrità assoluta”. Gli interpreti si sforzano ammirevolmente nel seguire lo zoppicante canovaccio “zeffirelliano”, a cominciare dalla commovente dedizione mimetica di Fanny Ardant, vestita dalla Maison Chanel con lo stesso guardaroba della Callas (nomination al Nastro d’Argento 2003 e al Premio Goya per i costumi), in un ritratto che alterna nostalgici languori a base di psicofarmaci a strepiti animale da palcoscenico della vita. Jeremy Irons recita nella parte del suo ex impresario a cui, durante un fugace incontro con un sex-worker in albergo, balena in mente l’idea di rilanciarla con un progetto di film-opera sulla Carmen, Joan Plowright, Dame del teatro britannico e ultima moglie di Laurence Olivier, è un’amica giornalista impegnata nella sfida del rilanciare l’arte e l’esistenza della più celebre soprano della storia. Il piano prevede che la voce della Callas, pallido ricordo dei tempi d’oro, venga recuperata nelle vecchie registrazioni che per l’impresario garantiranno il successo del film nel film. La Divina rinuncia tuttavia ad ingannare il suo pubblico, accoglie con pacificato fatalismo l’uscita di scena e poco dopo una dichiarazione sulla volontà di vivere una serena vecchiaia, muore. Solito gusto scenografico della messa in scena, marca distintiva del fiorentino, che qui non evita qualche sciatteria ma la parabola sulla celebrità e sul declino riserva qualche emozione persino vedendo la Ardant prodursi nel playback di O mio babbino caro, di Vissi d’arte o di Un bel di vedremo, mentre nella colonna sonora spunta inopinatamente Complete control, pezzo del ’77 dei Clash.

Regia e soggetto: Franco Zeffirelli, Sceneggiatura: Franco Zeffirelli, Martin Sherman, Fotografia: Ennio Guarnieri, Montaggio: Sean Barton, Musiche: Vincenzo Bellini, Georges Bizet, Topper Headon, Mick Jones, Giacomo Puccini, Paul Simonon, Joe Strummer, Giuseppe Verdi, Alessio Vlad, Scenografia: Bruno Cesari, Costumi: Anna Anni, Alessandro Lai, Trucco: Giuseppe Banchelli, Interpreti: Fanny Ardant (Maria Callas), Jeremy Irons (Larry Kelly), Joan Plowright (Sarah Keller), Jai Rodan (Michael), Gabriel Garko (Marco), Anna Lelio (Bruna), Justino Diaz (cantante nel ruolo di Scarpia), Produzione: Cattleya, Medusa Film, Iquimia Cinema, Distribuzione: Medusa
Origine: Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Romania, Anno: 2002, Durata: 110’