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Franco Zeffirelli, conformista ribelle 2022

Selma dell’Oglio

Godibilissimo documentario ideato da Anselma, detta Selma, Dell’Oglio, protagonista delle battaglie femministe e per i diritti civili degli anni Sessanta in California. Carriera televisiva a parte nell’Italia del primo Berlusconi (che cancellò dopo una puntata su pressione dei cattolici il suo Lezioni d’amore condotto col marito Giuliano Ferrara) a parte, la Dell’Oglio vanta ottime frequentazioni nel cinema. Fu collaboratrice ai dialoghi di Federico Fellini, Francesco Rosi, Mario Monicelli e di Marco Ferreri (per il quale recitò in Ciao maschio). Come documentarista firmò Fellini degli spiriti (2020) e soprattutto La lucida follia di Marco Ferreri, David di Donatello nel 2018. Il suo omaggio a Zeffirelli è meritorio sin dall’ assunto di partenza - “Mi interessavano le differenze poco note tra il vasto, singolare incanto che suscitava il suo nome nelle grandi capitali culturali mondiali e il baffo moscio con il quale era trattato in Italia” – un po’ discontinuo come risultato, vista la mescolanza disomogenea di materiali, tante interviste, le più belle quelle con Irons e Plowright che ne magnificano il ruolo svolto sulla scena teatrale londinese negli anni Sessanta o Giancarlo Giannini che racconta come fu scelto per essere un giovane Romeo, diversi spezzoni televisivi e di repertorio, e qualche estratto dai film, da La bisbetica domata sino a Storia di una capinera, e dichiarazioni del regista, qualcuna anche nei suoi ultimi giorni con i soliti occhi accesi ma la voce stanca, sulle sue origini, sulle idee e le scelte in politica, sulla sua sessualità.

Regia: Selma dell’Oglio. Interviste di Adriana Asti, Roberto Bolle, Sinéad Cusack, Caterina D’amico, Placido Domingo, Massimo Ghini, Giancarlo Giannini, Jeremy Irons, Maurizio Millenotti, Daniel Oren, Joan Plowright, Gianni Quaranta, Luca Verdone, Alessio Vlad, Pippo Zeffirelli