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Dodici anni dopo il sequel di Cavalleria Rusticana 1982

Valerio Groppa

Film-Opera, recitato e cantato da attori doppiati, a parte un paio di eccezioni, basato su una interessante proposta di “sequel” della vicenda immaginata da Giovanni Verga nella sua novella del 1880. Dodici anni dopo è un dramma scritto negli anni venti dall’attore catanese Giovanni Grasso, figura popolare nel cinema muto italiano, vicino a Martoglio, che nel 2020 il regista e attore palermitano Franco Zappalà consigliò di leggere al compositore livornese Mario Menicagli che scrisse la musica di un atto unico su libretto insieme con Lido Pacciardi, strutturandolo sulla trama immaginata da Grasso che riporta il lettore di Verga a Vizzini ancora una volta a Pasqua. Nel giorno del rilascio dal carcere, Alfio arriva in cerca di un perdono e di una redenzione che non gli saranno infine negati. Mentre per le strade gioca Turidduzzu, figlio di Santuzza e orfano di Turiddu, sua mamma rifiuta i corteggiatori così come fa Lola che non ha però perso la sua vitalità. Dal punto di vista musicale, Dodici anni dopo omaggia l’organico orchestrale della Cavalleria di Mascagni, le arie principali e il celebre Intermezzo, composto in tonalità di fa maggiore. L’opera in teatro esordì a Catania nell’estate del 2021, per poi essere messa in scena a Taormina, Tindari e Siracusa e di lì in giro per i teatri italiani. Il 18 dicembre del 2023 al Teatro Goldoni di Livorno si è tenuta invece la prima di questo film girato dal romano Valerio Groppa in otto giorni a maggio di quello stesso anno, alla Fortezza Vecchia della città toscana dove si ricostruirono gli esterni della Sicilia del 1900. Dal punto di vista cinematografico le intenzioni del regista Groppa erano, parole sue: “non snaturare la forma teatrale dell’opera, ma renderla più vicina ai linguaggi moderni del cinema, quindi con delle inquadrature più strette e degli stacchi più frequenti per aumentare il ritmo del film…”

Regia: Valerio Groppa. Soggetto: Giovanni Grasso. Fotografia: Giacomo Becherini. Musiche: Mario Menicagli. Scenografia: Maria Cristina Chierici. Costumi: Aurora Damanti. Orchestra e Coro del Teatro Goldoni di Livorno: Mario Menicagli (Direttore), Maurizio Preziosi (Maestro del Coro). Interpreti: Athos Bonucci (Turidduzzu) Noemi Umani (Santuzza), Luca Salemmi (zu Brasi) Patrizia Amoretti (Mamma Lucia), Stavros Mantis (Alfio), Laura Del Rio (Lola), Nicolas Pecci (Pietro), Costanza Gallo (Filomena) Cantanti: Yina Qui (Turidduzzu), Noemi Umani (Santuzza), Min Kim (zu Brasi), Laura Del Rio (Lola), Mae Hayashi (Mamma Lucia), Luis Javier Jimènez (Pietro), Costanza Gallo (Filomena), Coro dei bambini: Pilar Arganatas, Sofia Artori, Francesca Aurighi, Elena Grana, Elisabetta Guaraldi, Francesca Tassone, Costanza Gallo (Direttrice del coro dei bambini).
Produzione: Opera Laboratori, Sillabe Editore, Modigliani Produzioni. Produzione audio: Ema Vinci Service. Produzione esecutiva: Ema Vinci, Nareei. Direttore di produzione: Giuseppe Scali. Ispettore di produzione: Marco Cardone Aiuto regia: Gemma Scali Segretario di edizione: Andrea Bruschini Casting: Desirèe Lombardi. Trucco e parrucco: Patrizia Bonicoli, Rosalia Favaloro, Maria Maculati. Assistente costumista: Elisabeth Stangl. Secondo operatore: Alberto Pioli. Assistente operatore: Alessio Spinelli. Aiuto operatore: Simone Angemi. Foto di scena: Saverio Pardini, Francesco Salvadori. Backstage: Luciano Scali. Fonico di set: Riccardo Magnani. Origine: Italia. Anno: 1982. Durata: 57’.

Autore delle musiche Mario Menicagli - Livornese, si è diplomato in violino nel 1985 presso l’Istituto Musicale Pietro Mascagni di Livorno, svolgendo già prima del diploma attività di violinista sia in formazioni orchestrali che da solista.
Dal 1996 al 1998 è docente della cattedra di violino presso i Conservatori di Modena, Cagliari e Novara. Dal 2002 inizia l’attività̀ di Direttore d’orchestra, dirigendo un vasto repertorio lirico con particolare riferimento a Pietro Mascagni.
Ha diretto, tra le altre, l’Orchestra Toscanini di Parma, l’Orchestra Cherubini di Ravenna e ha diretto nei teatri Goldoni di Livorno, Giglio di Lucca, Valli di Reggio Emilia, Bellini di Catania, Comunale di Cagliari, Lirico di Craiova in Romania e Auditorium del Parco della Musica di Roma. Del suo repertorio lirico direttoriale fanno parte molte opere, tra le più note citiamo: Silvano, di cui è in uscito un CD prodotto da KiccoMusic, Amica, Messa di Gloria, Cavalleria rusticana, Pinotta, Isabeau, Parisina e L’Amico Fritz di Mascagni, Pagliacci di Leoncavallo, Carmen di Bizet, Rigoletto e La traviata di Ver- di, Don Giovanni e Così fan tutte di Mozart, Il Piccolo Spazzacamino di Britten, L’Elisir d’amore di Donizetti, Andrea Chénier di Giordano, Tosca e La Fanciulla del west di Puccini. Ha diretto e collaborato con artisti pop e jazz del calibro di Danilo Rea, Stefano Bollani, Cocco Cantini, Kenny Wheeler, Giorgio Gaslini, Ron, Antonella Ruggiero, Maurizio Colonna, Elio delle storie tese e, ultimamente ha diretto due grandi concerti con Roberto Vecchioni. Ha scritto due parodie liriche Mimì e le Altre e Bacco, tabacco e lirica rappresentate in numerosi teatri italiani ed ha composto libretto e parte della musica dell’opera pop Il gatto con gli stivali, edita da Sillabe Editore, prodotta nella stagione 2017 e andata in scena nel maggio dello stesso anno presso la Fondazione lirica di Sanremo. Ha inoltre composto libretto e parte delle musiche dell’opera Cenerentola – l’opera pop su commissione del Teatro del Giglio di Lucca, andata in scena presso lo stesso teatro per due rappresentazioni e stabilmente in scena al Teatro di Bucarest in lingua rumena. È alla prima esperienza nella composizione di un’opera lirica. Tra le attività collaterali legate al mondo della musica vale la pena di ricordare il record di vincite mondiale per un quiz te- levisivo, Telemike, sulla storia della musica italiana; il secondo posto nel 2006 all’“International Movie Sports Festival” di Milano con un brano dedicato al calciatore Igor Protti e l’adattamento metrico in italiano del testo della canzone Come in ogni ora interpretata da Karima con musica di Burt Bacarach e partecipante al Festival di Sanremo 2010.