
Rossini! Rossini! 1991
Mario MonicelliMario Monicelli dirige un cast imponente per una biografia rossiniana inizialmente concepita per la televisione, rifiutata da Robert Altman - che sbattè la porta in faccia al Direttore Rai Nino Fuscagni indignato per le raccomandazioni che fioccavano in sede di pre-produzione - che finì per essere distribuita anche in sala in occasione del bicentenario della nascita del compositore. Il racconto parte da un flashback di un Rossini maturo, interpretato da Philippe Noiret, nella sua casa francese di Passy, a Parigi, e si dipana a partire dagli anni della fanciullezza a Pesaro, passando per l’esordio come operista a Venezia, per proseguire con il periodo napoletano e l’incontro con il contralto Maria Marcolini (Assumpta Serna, volto dei primi film di Almodovar) e soprattutto con l’impresario Domenico Barbaja che lo scrittura come responsabile del San Carlo. E’ Barbaja a diventare un personaggio memorabile grazie alla maschera di un inedito Giorgio Gaber, il grande cantautore giunto a 52 anni alla prova più riuscita della sua sparuta filmografia (un paio di “musicarelli” girati da giovane e Il minestrone di Sergio Citti) scelto dopo l’indisponibilità di Mastroianni prima e di Villaggio poi. Gaber si esprime con risultati così lusinghieri da guadagnare una nomination ai David di Donatello, senza smarrire la proverbiale ironia nel raccontarne nelle interviste: ”Quando sento dire dagli attori veri, ‘sono entrato nel personaggio’, provo un senso di vergogna, mi chiedo come facciano a crederci. I ruoli fanno dire scemenze che si accettano solo perché non ci riguardano”. Accanto al Rossini giovane, incarnato da Sergio Castellitto, troviamo la soprano Isabella Colbran, incontrata nel 1812 alla Scala e divenuta sua moglie, con la bellezza altera di Jacqueline Bisset mentre appartiene agli anni parigini, quelli in cui tornerà a comporre , prima lo Stabat Mater e infine il Guglielmo Tell, l’incontro con la seconda moglie, Olympe Pélissier, una splendida cortigiana col volto di Sabine Azema. Brevissimo cameo di Gassman nel ruolo di Beethoven, un genio che ammirò il pesarese e fu da lui venerato. Set composito che annovera scene girate nella provincia di Pesaro, al Parco della Resistenza di Urbino, al Teatro Comunale di Cagli, a Piobbico.
Regia e Soggetto: Mario Monicelli. Sceneggiatura: Nicola Badalucco, Mario Monicelli, Bruno Cagli, Suso Cecchi D’Amico. Fotografia: Franco Di Giacomo. Montaggio: Ruggero Mastroianni. Musiche: Gioachino Rossini, Giovan Battista Pergolesi, Ferdinando Paer. Scenografia: Franco Velchi. Costumi: Lina Nerli Taviani. Interpreti: Sergio Castellitto (Rossini giovane), Philippe Noiret (Rossini anziano) Giorgio Gaber (Domenico Barbaja), Jacqueline Bisset (Isabella Colbran), Assumpta Serna (Maria Marcolini), Sabine Azéma (Olimpia Péllissier), Claudio Gora (dott. Bardos), Galeazzo Benti (La Rochefoucauld), Pia Velsi (Adina), Mario Maffei (Morandi), Maurizio Mattioli (Mimì), Vittorio Gassman (Beethoven).
Produzione: Istituto Luce, Carthago Film, Taurus Film, Velarde Film. Distribuzione: Istituto Luce, Italnoleggio Cinematografico. Origine: Italia, Francia, Germania, Spagna. Anno: 1991. Durata: 127’