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Le Barbier de Sevilla 1948

Jean Loubignac

Film-opera del primo dopoguerra francese, con la regia dello specialista di commedie popolari Jean Loubignac. Girato in due settimane nel novembre del ’47 agli studi Billancourt ed uscito in patria il 19 maggio dell’anno seguente, il film affida ad interpreti che in gran parte sono i medesimi che avevano calcato per cinquecento repliche l’edizione dell’Opera nei teatri parigini, le arie ideate da Gioachino Rossini, limitando a pochi intermezzi parlati adattati dalla commedia di Beaumarchais nella traduzione del musicologo Castil-Blaze, il compito di cucire le trame della movimentata vicenda ambientata nella Siviglia del diciottesimo secolo. La prima sequenza della pellicola immortala in campo lungo l’Ouverture suonata dall’orchestra del Théâtre national de l'Opéra-Comique per poi stringere sul suo Direttore André Cluytens che ammicca all’obiettivo con divertita fierezza, prosegue nel dipanare la ormai nota baraonda di equivoci e colpi di teatro dominata da Figaro, con i cantanti che ripartono all’improvviso sull’abbrivio delle poche parti dialogate, sino al ribaldo sguardo in camera del barbiere che nega agitando il dito verso lo spettatore la visione impudica del bacio finale tra i promessi sposi, chiudendo le imposte sul balcone e sullo spettacolo. In fondo, come titolava Beaumarchais, “toutes les précautions sont inutiles devant la jeunesse et l'amour”.

Regia: Jean Loubignac. Soggetto: Caron de Beaumarchais. Fotografia: René Colas. Montaggio: Renzo Lucidi. Musiche: Gioachino Rossini. Scenografia: Libero Petrassi. Costumi: Giorgio Foeldes. Interpreti: Raymond Amade (conte d’Almaviva), Roger Bussonet (Figaro) Lucienne Jourfier (Rosina), Louis Musy (don Bartolo), Roger Bourdin (don Basilio).
Produzione: Claude Colbert, Codo Cinéma. Distribuzione: Les Réalisaations d’Art Cinématographique. Origine: Francia. Anno: 1948. Durata: B/N 85’